Un po' di storia..


Dopo anni di collaborazione, nel 1993 un team di specialisti fonda l'Aurodent, i cui obiettivi sono la prevenzione e il ripristino funzionale ed estetico della cavità orale. Lo staff è composto da professionisti specializzati nelle varie branche dell'odontoiatria (endodonzisti, implantologi, ortodontisti ecc..) permettendo così un servizio completo all'interno di un'unica struttura. Tutti i collaboratori lavorano nello spirito del codice deontologico per un'odontoiatria d'eccellenza, seguendo continui e costanti aggiornamenti professionali. La salvaguardia della salute orale dei nostri pazienti, e tutti i presidi preventivi utilizzati per ottenerla sono il principio della nostra attività quotidiana. L'etica medica ci accompagna nei rapporti col paziente mettendo la persona e la sua salute al di sopra di tutto. Tra le finalità che lo studio si prefigge, vi è la promulgazione dei concetti di salute, igiene orale e prevenzione. Questi tre punti costituiscono la base per la diffusione della cultura della cura del cavo orale, inteso come elemento integrante e in diretta relazione con la salute dell'intero organismo. Nessun trattamento viene intrapreso senza il preventivo ottenimento della salute parodontale e della motivazione all'igiene orale, e questo perchè rappresentano il pre-requisito di qualsiasi trattamento odontostomatologico.

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Le terapie


Igiene e Prevenzione

Molti denti sono ormai persi quando le cause nascoste delle malattie e a loro associate sono diagnosticate troppo tardi. E' per questo che attraverso un programma personalizzato di prevenzione siamo in grado, con la Vostra collaborazione, di effettuare tutte le manovre preventive ed una diagnosi precoce. Istruzione all'igiene orale domiciliare, consigli sull'alimentazione, ablazione del tartaro e lucidatura dei denti, applicazione di sigillanti al fluoro, applicazione di prodotti antibatterici in zone particolarmente a rischio. Col Vostro benestare la segreteria Vi contatterà a scadenze prestabilite per concordare un appuntamento nell'orario da Voi preferito.
Le visite specialistiche di controllo sono sempre gratuite per i partecipanti a questo programma.
Le visite di controllo e la prevenzione, se attuate correttamente, possono evitare interventi con le terapie descritte nelle altre pagine. Questo è infatti il messaggio più importante che vogliamo dare ai pazienti: visite di controllo ogni 6 mesi di denti, gengive e mucose orali. Le visite di controllo costanti permettono appunto di intercettare eventuali piccole problematiche, che difficilmente il paziente può soggettivamente percepire. L'igiene orale professionale periodica, come quella quotidiana domiciliare, ha un'importante ruolo nella prevenzione stomatologica, nell'ottica di mantenere la propria bocca in una situazione ottimale. La visita di controllo è ancora più importante per i portatori di protesi, siano esse fisse, mobili, combinate o su impianti. Una corretta manutenzione domiciliare ed un controllo delle stesse da parte del professionista che le ha realizzate, permette infatti una più lunga durata nel tempo e qualunque piccola alterazione può essere facilmente intercettata dal dentista e immediatamente recuperata. Per i bimbi, oltre che le visite di controllo, a partire dai 3-4 anni, per prevenire la carie è anche consigliabile la sigillatura dei solchi, che solitamente si effettua a 6 e 11 anni, così come la fluorizzazione. Non dimenticate quindi di prendere un appuntamento per un semplice e veloce controllo semestrale, di denti, gengive e mucose orali, anche se Vi trovate in una condizione di assenza di dolore, in quanto tale condizione non esclude la presenza di una patologia.

L'igiene orale
L'igiene orale consiste nell'eliminazione della placca batterica in eccesso presente sui denti e gengive che, se si solidifica, viene denominata tartaro. Per questa eliminazione ci si avvale di strumenti ad ultrasuoni o di strumenti manuali denominati curette, solitamente utilizzate per un'igiene più profonda sottogengivale. L'igiene orale è eseguita dal dentista o dall'igienista dentale e, di media, è consigliabile farla ogni 6 mesi con la scadenza della visita periodica di controllo e, comunque, la frequenza varia da paziente a paziente e dipende dall'igiene domiciliare quotidiana.

Igiene orale domiciliare
Il risultato di una corretta igiene orale è una bocca sana e gradevole. I denti sono puliti e privi di residui di cibo negli spazi interdentali. Le gengive sono di colore rosa, non sanguinano e non fanno male quando laviamo i denti. L'alitosi non è solitamente un problema costante. Se le gengive vi fanno male o sanguinano quando vi lavate i denti, o usando il filo interdentale, o se soffrite di alitosi costantemente, è opportuna una visita dal dentista. Ognuno di questi sintomi infatti indica un problema. Il dentista può mostrarvi le tecniche per realizzare una corretta igiene orale e può aiutarvi ad identificare le aree della bocca più bisognose di attenzione durante il lavaggio e l'uso del filo interdentale.
Le gengive sane hanno un colorito roseo e un aspetto a buccia d'arancia, non sanguinano durante lo spazzolamento o il passaggio di filo interdentale; le gengive malate invece si presentano gonfie ed arrossate e possono sanguinare durante la pulizia dei denti.
Il tempo di spazzolamento spesso viene clamorosamente trascurato; la letteratura in proposito consiglia di non scendere al di sotto dei 4 minuti.
La tecnica meccanica standard prevede prevede di sistemare le setole a 45 gradi lungo il bordo gengivale. Spazzolare con garbo la superficie esterna di 2-3 denti con movimenti dalla gengiva al dente, o, per ricordare, dal rosso al bianco. Spostare lo spazzolino sul gruppetto di denti successivo e ripetere la procedura. Sempre mantenendo la stessa inclinazione dello spazzolino, spazzolare le superfici interne dei denti. Inclinare verticalmente lo spazzolino dietro i denti anteriori. Passare la metà anteriore dello spazzolino più volte, con movimento ascendente e discendente. Sistemare lo spazzolino nella superficie di morsicatura dei denti ed adottare un movimento in avanti e indietro, strofinando con garbo.

Spazzolino elettrico: si o no?
Amato da molti pazienti, convinti della sua maggior efficacia, risulta, nell'esperienza di autorevoli parodontologi, deludente. Questo perchè, credendo nelle sue migliori performances, il tempo di impiego da parte del paziente è spesso ridotto. Infatti l'efficacia dello spazzolino elettrico è indiscussa, a patto che venga abbinato allo spazzolino manuale. Ricordiamo sempre l'importanza della sostituzione dello spazzolino ogni 2-3 mesi, sia per quello manuale che per quello elettrico.
L'idrogetto, o idropropulsore è anch'esso apprezzato da un certo numero di pazienti. Anch'esso è un presidio utile ma non certo risolutivo: non toglie la placca per intenderci, e non andrebbe mai usato alla massima potenza. Resta comunque un accessorio valido se impiegato in aggiunta al manuale, come per lo spazzolino elettrico.

Il filo interdentale
E' un piccolo nastro costituito da un insieme di sottili filamenti di plastica (nylon, teflon, polietilene) usato per rimuovere i frammenti di cibo e la placca batterica dai denti, in posizioni che lo spazzolino non riesce a raggiungere. E' un'ottimo strumento per l'igiene orale e visto che elimina oltre il 50% dei residui e della placca, conferisce un notevole aiuto nella prevenzione di carie, alitosi, tartaro, gengivite e parodontite.
Come usarlo?
Per rimuovere efficacemente la placca dai denti è necessario utilizzare la tecnica corretta.
Prima di utilizzare il filo interdentale lava le mani, dovrai mettere le dita in bocca.
Ecco i passaggi da seguire:

  • Utilizza una quantità di filo sufficiente. Strappa un pezzo di circa 45 cm, sembrano molti, ma è preferibile utilizzare una parte di filo pulita quando si passa da un dente all'altro. Avvolgi la maggior parte del filo attorno all'indice o al medio di una mano (come preferisci), e una piccola parte attorno all'indice o al medio dell'altra mano (se utilizzi il medio l'indice rimarrà libero, consentendoti di manipolare il filo).
  • Passa il filo tra i denti: fallo scorrere con un movimento a zigzag, senza inserirlo a forza negli interstizi. Realizza una forma a “C” . Avvolgi il filo attorno ad ogni dente in una forma a C, quindi allontana delicatamente il filo dalla linea gengivale fino all'estremità del dente.
  • Srotola e arrotola: Quando passi da un dente all'altro, srotola un pezzo di filo pulito da una delle due mani, allo stesso tempo arrotola il filo utilizzato nell'altra mano.
  • Pulisci entrambi i lati. Non dimenticare di passare il filo in corrispondenza della superficie posteriore di ciascun dente.

Se la tecnica utilizzata è corretta, la scelta del filo interdentale da usare diventa solo una questione di gusti personali. Esistono svariati tipi di filo interdentale tra i quali scegliere.
L'uso della tecnica corretta contribuirà a rimuovere le particelle di cibo in eccesso e gli accumuli di placca tra un dente e l'altro, aiutando a migliorare la salute della bocca.

Collutorio
E' un prodotto antisettico e antiplacca utilizzato per l'igiene orale, che sostiene aiuti nella prevenzione di carie, gengiviti e alito cattivo.
Il collutorio non sostituisce la normale igiene orale.
E' fondamentale ricordare che nessun collutorio è in grado di sostituire la normale igiene orale che preveda l'uso dello spazzolino e del filo interdentale. Quindi anche se il tuo dentista ti ha raccomandato o prescritto l'uso del collutorio, dovrai comunque seguire la consueta routine di igiene orale per mantenere i tuoi denti in buona salute.
L'importanza della giusta quantità
Per avere la certezza di usare la giusta quantità di collutorio, puoi servirti di un dosatore; ciascun dosatore, infatti, eroga una piccola quantità di prodotto, per garantire che non sia eccessiva (accorgimento particolarmente utile, ad esempio, se si sorveglia un bambino che usa il collutorio), e consente inoltre di evitare di sprecare o rovesciare il prodotto.
Diluire se necessario
Indipendentemente dalla marca del collutorio scelto, leggere sempre l'etichetta. I diversi prodotti hanno concentrazioni diverse, e per alcuni potrebbe essere necessaria la diluizione con acqua.

L'importanza fattore-tempo
Uno dei segreti per un uso corretto del collutorio è risciacquare la bocca per il tempo raccomandato. Bisogna fare sempre riferimento all'etichetta del prodotto. In generale si raccomanda di risciacquare per 30-60 secondi, quindi sputare.

Implantologia

L'implantologia dentale è quella branca dell'odontoiatria che si occupa delle tecniche chirurgiche atte a riabilitare funzionalmente un paziente, in seguito alla perdita di uno o più denti, mediante l'utilizzo degli impianti dentali, ovvero dispositivi inseriti chirurgicamente nell'osso mascellare e/o mandibolare, i quali a loro volta permettono la connessione di protesi, fisse (cementate o avvitate) o mobili.
Prima dell'avvento dell'implantologia dentale, il ripristino era reso possibile solo per mezzo di protesi fissate ai denti contigui a quelli mancanti, mediante un intervento demolitivo che ne prevedeva la limatura per accogliere le corone che avrebbero sorretto il dente mancante. Oggi invece, grazie all'implantologia, non è più necessario coinvolgere denti integri per sostituire denti mancanti.
L'impianto dentale, in qualità di radice artificiale inserita stabilmente nell'osso, riesce validamente a sostenere una capsula singola, un ponte, oppure può fare da eccellente ancoraggio ad una dentiera mal sopportata dal paziente. Secondo le necessità è possibile inserire uno o più impianti dentali per sostituire un solo dente, più denti (protesi dentale parziale) o tutti i denti dell'arcata (protesi dentale totale). A tal riguardo ha particolare interesse il “Toronto Bridge”, particolare dispositivo protesico supportato da impianti,nel quale vengono riprodotti sia elementi dentali che tessuti circostanti.
Gli impianti hanno una vita pressochè illimitata (gli studi più lunghi hanno 25 anni), se viene effettuata una quotidiana manutenzione; il rischio più grosso che corrono gli impianti è dato:

  • nell'immediato post-intervento, dalla perimplantite, ossia un'infiammazione ed un'infezione delle strutture attorno all'impianto
  • da uno scorretto carico degli impianti stessi, con corone o protesi non corrette

Per scongiurare questi insuccessi implantari è necessario quindi una buona protesi, fissa o mobile, ben bilanciata dal punto di vista dell'occlusione, avere una buona igiene quotidiana ed effettuare visite di controllo periodiche.

Tipologie di impianti
La caratteristica comune a tutti gli impianti attuali è che sono quasi tutti realizzati in titanio,in forma commercialmente pura o nelle sue leghe ad uso dentale, il cui pregio è quello di essere un materiale biocompatibile che non comporta reazioni da parte dell'organismo.
Gli impianti posizionati nell'osso del paziente vengono fortemente inglobati in esso dai fisiologici meccanismi della rigenerazione ossea, secondo il processo detto di osteointegrazione.
Gli impianti maggiormente utilizzati, i più testati clinicamente e i più verificati con protocolli internazionali pubblicati sulle principali riviste scientifiche, sono quelli di tipo endosseo, che utilizzano protocolli di carico differito; nella maggioranza dei casi vengono lasciati sommersi sotto gengiva per un periodo congruo in base alla sede, mediamente 3-4 mesi per la mandibola e 5-6 mesi per la mascella.
L'implantologia endossea utilizza impianti di forma cilindrica/conica più o meno filettati all'esterno e con connessione interna a varia conformazione per la parte emergente (moncone).
Qualsiasi sia il sistema implantare che si intende usare, è estremamente importante la disponibilità ossea, nella zona edentula in cui è prevista l'installazione degli impianti; attraverso specifici sistemi diagnostici (analisi radiografici, analisi di modelli..) è possibile valutare con buon grado di precisione la larghezza, l'altezza , la lunghezza e la forma dell'osso, nonché i prevedibili rapporti tra impianti e sovrastruttura protesica.

Ortodonzia

Detta anche ortognatodonzia, è quella branca dell'odontoiatria che si occupa delle anomalie relativamente a costituzione, sviluppo e posizione dei denti e delle ossa mascellari (palato e mandibola), e ha come obiettivo la prevenzione, l'attenuazione e dove possibile l'eliminazione di tali anomalie.
Il trattamento ortodontico consiste in due tipi di terapie, talvolta consequenziali:

  • terapia chirurgica, che prevede l'estrazione degli elementi dentali che impediscono l'allineamento e l'articolazione degli altri o la corretta posizione dento-facciale;
  • terapia meccanica, la quale prevede l'utilizzo di apparecchi di varie tipologie (fisso, mobile, “invisibile”, con viti, archi, mascherine individuali ecc..)che esercitando la loro forza permettono l'allineamento dentale.

Terapia ortodontica
E' estremamente importante che il trattamento ortodontico venga eseguito da professionisti specializzati, in quanto si va a modificare in modo permanente la posizione dei denti e del profilo del viso.
E' consigliato effettuare una prima visita dall'ortodontista nell'età in cui sono ancora presenti tutti i denti da latte (3-6 anni), per prevenire eventuali disarmonie dentali e/o scheletriche che, se non corrette in fase di crescita, difficilmente possono essere risolte successivamente.
In alcuni casi sarà invece necessario ricorrere ad una terapia più tardiva, cercando una correzione definitiva in dentatura permanente (dopo i 12 anni), oppure l'estrazione di alcuni elementi dentali.
In generale è consigliata una visita dall'ortodontista qualora si presentassero alcuni elementi, quali precoce o tardiva perdita di denti da latte, difficoltà nel masticare o chiudere la bocca, affollamento dentale, difficoltà nel parlare e rumori nell'articolazione della mandibola.
Solitamente la terapia ortodontica prevede due fasi: la prima avviene quando sono ancora presenti i denti da latte, in modo da prevenire problemi che se trascurati possono dare luogo a malocclusioni più importanti in futuro; in caso di necessità, in tale fase vengono principalmente usati apparecchi mobili. La seconda fase invece, prende avvio con il contemporaneo sviluppo della dentatura permanente, oppure nell'ultima fase della dentizione mista (presenza contemporanea di denti da latte e denti permanenti); in questa fase si utilizzano generalmente apparecchi fissi, costituiti da “attacchi ortodontici” (Brackets) incollati sui denti, collegati mediante dei fili ortodontici in acciaio, che servono a guidare o determinare lo spostamento dentale anche mediante l'uso di molle o elastici.

Ortodonzia invisibile
La ricerca del confort e dell'estetica nell'esecuzione di un trattamento ortodontico ha portato allo sviluppo dei trattamenti ortodontici invisibili. Per questo tipo di cura ci avvaliamo della tecnologia “Nuvola”.
Nuvola è un trattamento ortodontico invisibile, confortevole e sicuro, per raddrizzare i denti e ottenere il sorriso ideale sempre desiderato. Consiste in una serie di mascherine trasparenti e rimovibili, che sostituite ogni 15 giorni per il periodo prestabilito, spostano gradualmente i denti fino a raggiungere l'allineamento ideale. Le mascherine vanno portate per un minimo di 20 ore al giorno e tolte solo durante i pasti e le operazioni di igiene orale.
L'efficacia delle mascherine Nuvola si vede nell'arco di breve tempo senza creare problemi ai denti o alle gengive, perchè comodo, preciso e fatto su misura.
Nuvola utilizza nelle sue procedure le più moderne tecnologie disponibili non solo nel campo dentale ma anche nella meccanica di precisione, nell'elettronica digitale e nella simulazione 3D.
Ma l'aspetto più innovativo di questa idea è dato dalla perfetta sinergia tra la tecnica e la clinica, e dalla possibilità di interagire e supportare in modo virtuale il clinico nei protocolli terapeutici. La metodica prevede un controllo maggiore degli spostamenti, e procede per fasi successive di 8-10 mascherine. Al termine di ogni fase si ha una rivalutazione e controllo progressivo del caso (eventualmente con la presa di nuove impronte), questo ci permetterà di avere oltre il check intermedio anche la possibilità di migliorare ulteriormente la scansione di elementi particolarmente malposizionati o sovrapposti e di aggiungere eventualmente attacchi/pin sulle superfici dentali.

Indicazioni terapeutiche

  • chiusura diastemi del settore anteriore
  • correzioni recidive post ortodontiche
  • rotazioni dentarie
  • estrusioni/intrusioni di elementi singoli
  • allergia al nichel
  • trattamenti pre-protesici
  • deep-bite
  • espansioni dell'arcata
  • casi paradontali
  • casi combinati
  • casi estrattivi (quando indicato)
  • affollamenti lievi, moderati, severi

Endodonzia

L'endodonzia è quella branca dell'odontoiatria che si occupa dei tessuti interni del dente, delle patologie e dei trattamenti ad esso correlati. Quando questi tessuti o i tessuti che circondano la radice subiscono un danno, causato da carie o traumi, il trattamento endodontico permette di salvare il dente.
Cos'è il trattamento endodontico?
Il trattamento endodontico, o cura canalare o “devitalizzazione”, è un intervento ambulatoriale necessario quando la polpa dentale ha un'infiammazione o un'infezione causata da una carie o da un trauma (grave e improvviso o più leggero e ripetuto) che ha provocato una frattura, una scheggiatura o una incrinatura profonda .
La polpa dentaria, popolarmente nota come “nervo del dente”, è un tessuto composto da arterie, vene, terminazioni nervose e cellule connettivali. Nell'età dello sviluppo questo tessuto ha la funzione di formare la dentina; ad accrescimento completato la polpa resta confinata nella camera pulpare e nei canali radicolari, con funzioni residuali di sensibilità al freddo e idratazione della dentina.
La salute pulpare può venir meno a causa di varie situazioni patologiche, la più frequente delle quali è sicuramente la carie dentaria, che consiste in una decalcificazione e distruzione progressiva dei tessuti duri del dente, per l'azione di microrganismi presenti nella placca batterica. Se non si interviene repentinamente, la cavità prodotta dalla carie si ingrandisce e approfondisce finchè la polpa viene raggiunta dai batteri, con trasformazioni irreversibili dovute all'infezione. Quando si arriva a questo stadio la cura che consente di mantenere il dente, evitando l'estrazione, è la terapia endodontica.
Quali segnali indicano la presenza di una carie?
La carie può non dare alcun segno precoce della sua presenza, oppure i sintomi sono tanto lievi da non indurre preoccupazione. Questo avviene soprattutto nei primi stadi, ma spesso anche di fronte alla completa distruzione del dente il paziente può non riferire alcun fastidio particolare e mostrarsi anzi sorpreso di quanto avvenuto senza dolore. Solo con il controllo periodico del dentista, che va effettuato anche in assenza di dolore, è possibile verificarne la presenza fino dai primissimi stadi ed intervenire con una terapia precoce e quindi limitata, minimizzando i danni e scongiurando dolori improvvisi e cure in regime di urgenza. Il dolore perciò, nel caso dei denti, non è un segnale di allerta affidabile e neanche un indice di gravità del danno: la soluzione è la visita periodica dal dentista.
L'eccessiva sensibilità al freddo è un sintomo da tenere in considerazione, ma non è un indice univoco della presenza di una carie. Può essere causata anche dalla scopertura della zona dei colletti (la parte dei denti prossima alla gengiva) per malattia parodontale, per abrasione da spazzolino da denti usato in maniera scorretta, oppure per una particolare acidità del cavo orale (erosione per una eccessiva assunzione di cibi acidi come agrumi o aceto, o ancora per situazioni patologiche come il reflusso gastroesofageo). Anche il digrignamento (bruxismo), o incrinature/fratture possono dar luogo a ipersensibilità al freddo.
Oltretutto il segno del dolore al freddo o anche ai cibi dolci o salati è completamente assente nei denti già trattati endodonticamente. E' la polpa la parte sensibile e se la polpa è in necrosi, o è stata asportata per una pregressa terapia canalare, questo sintomo viene a mancare. Da notare a questo proposito che la carie attacca indifferentemente e con la stessa intensità sia denti sani, sia denti precedentemente curati o devitalizzati.
Escluse le situazioni elencate sopra, quando la sintomatologia caldo, freddo, dolce salato è accompagnata da un dolore più o meno localizzato che perdura per un certo tempo successivamente allo stimolo, questo rappresenta un segno evidente della presenza di una carie già allo stato avanzato. Il danno si estende in rapida progressione e se non intercettato in tempo porta inevitabilmente a fenomeni di pulpite (infiammazione acuta) e necrosi (morte cellulare) della polpa del dente. La cura in questa fase tardiva non è più la rimozione della parte cariata e un'otturazione, ma è necessario il trattamento endodontico ( o cura canalare, detta anche devitalizzazione o canalizzazione).

Il trattamento endodontico

In cosa consiste?
Il trattamento endodontico consiste nella rimozione della polpa (nervo dentale) infiammata e infetta, presente all'interno del dente e per tutta la lunghezza delle radici, e nella sua sostituzione con un'otturazione permanente in guttaperca e cemento canalare, previa adeguata detersione e sagomatura dei canali radicolari.
Cosa si ottiene col trattamento endodontico?
Il risultato è che il dente non sarà più un serbatoio infettivo e, dopo un'adeguata ricostruzione della corona, potrà continuare a svolgere le stesse funzioni di un dente integro. La percentuale di successo di una corretta cura canalare è, in condizioni normali, elevatissima. La percentuale diminuisce nei casi di ritrattamento endodontico, quando cioè è necessario ripetere la procedura per un insuccesso precedente (errori d'esecuzione, complessità anatomiche, difficoltà obiettive).
Quanto tempo richiede?
Il trattamento endodontico è ormai veloce anche per i molari, grazie alle nuove tecniche e moderne apparecchiature a disposizione. Le fasi operative sono le seguenti:

  • anestesia locale
  • ricostruzione provvisoria della corona dentale quando questa è molto distrutta, allo scopo di eliminare tutta la carie senza rinunciare alle pareti della cavità del dente (contenimento dei liquidi disinfettanti e aggancio del foglio di gomma isolante)
  • isolamento del campo operatorio mediante diga di gomma, consistente in un foglio di lattice di gomma teso da un archetto e tenuto fermo da da un gancio posto intorno al dente da curare o a un dente vicino
  • apertura della camera pulpare: accesso alla polpa attraverso una cavità preparata dal lato masticante del dente
  • reperimento del o dei canali radicolari con l'ausilio di ingrandimenti ottici
  • misurazione della lunghezza di lavoro ossia di ciascun canale presente (da un riferimento sulla corona fino all'apice radicolare) mediante una radiografia e localizzatore elettronico d'apice (la dose di radiazione assorbita per una radiografia ad uso odontoiatrico è minima)
  • strumentazione dei canali mediante strumenti endodontici che asportano la polpa canalare, creando allo stesso tempo una forma delle pareti adatta a una completa otturazione
  • lavaggi con ipoclorito di sodio, potente disinfettante, per ottenere un ambiente il più possibile asettico
  • otturazione canalare mediante guttaperca, materiale plastico e modellabile con il calore, associato ad un cemento canalare
  • ricostruzione della corona
  • controllo radiografico della fine della cura
  • eventuale protesi fissa (corona o ponte)

La cura canalare può far male?
Durante il trattamento endodontico il dolore è sotto controllo grazie all'anestesia locale. Un indolenzimento, che può essere soggettivamente più o meno fastidioso, può essere presente dopo la terapia, ma è facilmente controllabile mediante un comune analgesico. Raramente, in radici particolarmente infette, può svilupparsi un ascesso con dolore e gonfiore a causa del passaggio di batteri nell'osso che circonda le radici. L'insorgenza di queste complicanze non pregiudica necessariamente il successo del trattamento.

Pedodonzia

Iniziamo per gioco ad aiutarli a crescere sani
Innanzitutto prevenzione nei piccoli pazienti ma, ove necessario, cure precoci con strumenti e materiali adatti. Il piccolo paziente necessita di essere attentamente e continuamente seguito nella sua crescita con visite periodiche ravvicinate, anche ogni 4/6 mesi , per intercettare il più precocemente possibile eventuali problemi.
Il primo approccio col dentista dovrebbe avvenire intorno ai 4 anni, quando i bambini hanno già una buona capacità di comprensione e di collaborazione e non conoscono ancora il mal di denti.
E' proprio a quest'età che aiutiamo a sostenere i genitori nella prevenzione con interventi innocui di profilassi (sigillature dei solchi, applicazione di fluoro) ed educazione alla salute orale (alimentazione, tecniche di spazzolamento). La terapia conservativa della dentatura decidua è estremamente importante perchè, anche se i denti da latte verranno sostituiti, è fondamentale che restino sani e in bocca fino all'età corretta di permuta, al fine di favorire un armonioso e regolare sviluppo della dentatura permanente.
La pedodonzia è la cura dei denti dei bambini, i denti da latte si cariano come quelli permanenti e la loro cura è necessaria per favorire uno sviluppo armonico della dentatura definitiva oltre che a contribuire allo sviluppo dell'autostima. Un'attenzione particolare in questa fase dello sviluppo evita fastidi, dolori e spese nella vita adulta. E' raccomandabile far eseguire la prima visita dal dentista intorno ai 3-4 anni al fine di familiarizzare con il dentista e il suo ambiente, infatti un approccio in urgenza e dolore rende quasi impossibile un rapporto positivo.
E' necessario insegnare al bambino piccolo l'uso dello spazzolino e del dentifricio tre volte al giorno, gratificando il suo impegno con rinforzi positivi. Lo spazzolino deve essere con setole morbide e soprattutto con testina di dimensione adeguata all'età, e va sostituito ogni 2-3 mesi. E' importante anche una corretta ed equilibrata alimentazione che fornisca un giusto apporto di principi alimentari e un'assunzione di fluoro fin dai primi mesi di vita. Solitamente a sei anni erompono i primi molari permanenti ed è estremamente importante mantenerli sani per una crescita equilibrata della bocca.
Per prevenire la carie si può ricorrere alla sigillatura dei solchi, che consiste nell'applicazione di specifiche resine protettive sui solchi stessi. Altro metodo è la fluorizzazione, cioè un'applicazione di gel a base di fluoro. Entrambi i trattamenti si eseguono nello studio odontoiatrico a discrezione dell'odontoiatra qualora riscontri particolari fattori di rischio.
La perdita prematura di un dente da latte comporta la migrazione/spostamento dei denti vicini che vanno ad occupare il suo spazio impedendo al dente permanente di erompere correttamente. In questi casi deve essere applicato un dispositivo specifico chiamato mantenitore di spazio.

La carie dei bambini
L carie è una patologia che interessa sia i denti da latte che i denti permanenti e, soprattutto quando interessa strati profondi del dente, provoca sindromi dolorose sia negli adulti che nei bambini.
E' fondamentale prevenire la carie nei bambini limitando l'uso degli zuccheri e delle bevande zuccherate, lavando i denti tre volte al giorno ed evitando di consumare cibi o bevande dopo il lavaggio serale.
Nel momento in cui ci si accorge della presenza di una carie nella bocca del bimbo, deve essere subito curata o quantomeno intercettata e controllata , perchè i denti da latte DEVONO rimanere nella cavità orale per tutto il loro percorso, in quanto è basilare che mantengano la loro posizione in bocca fino a quando non eromperanno i rispettivi denti definitivi. Solo in questa maniera potrà avvenire una permuta regolare ed ordinata, diminuendo i rischi di malocclusione e affollamento precoce.

La sigillatura
Consiste nell'appliccare una pellicola protettiva di materiale composito sui solchi profondi dei denti posteriori masticanti. Solitamente si consiglia la sigillatura dei primi molari definitivi che erompono a 6 anni, ma si possono sigillare anche i molaretti da latte,i premolari definitivi e qualsiasi altro dente se un soggetto è particolarmente cariorecettivo. Queste sostanze proteggono le superfici masticanti dei denti posteriori, frequentemente soggette nei bambini a carie dentale per vari motivi: i bambini a 6 anni hanno scarsa manualità nel lavare i denti, i molari inoltre, sono più difficoltosi da detergere bene sia per la loro posizione, sia perchè i solchi di questi denti appena erotti sono molto profondi.
L'applicazione di queste sostanze è veloce, indolore ed è un ottimo modo per approciare un bambino alle cure odontoiatriche. Il costo è di gran lunga inferiore alla cura di un dente e soprattutto evita la carie. Tutti i bambini possono trarre giovamento dalla sigillatura, anche chi non ha mai avuto carie e già effettua prevenzione col fluoro.
La sigillatura è diventata oggi un'arma indispensabile nella lotta contro la carie, ma è molto importante che venga effettuata precocemente, in particolare subito dopo l'eruzione del dente permanente, altrimenti potrebbe essere troppo tardi. A volte i molari permanenti sono già cariati prima ancora della completa eruzione, questo perchè cibo e placca si annidano tra la gengiva ancora non perfettamente riassorbita e la corona del dente in eruzione.
Durante le varie settimane che il dente impiega ad erompere completamente, se i genitori non aiutano il bambino a pulire perfettamente questo dente, succede spesso che si formi la carie. Solitamente ci si accorge dell'eruzione degli incisivi permanenti perchè compaiono dopo la perdita del dente corrispondente, mentre i primi molari erompono in bocca senza la perdita di denti decidui, subito dietro gli ultimi molaretti da latte, sia nella mandibola che nella mascella.

Quanto durano le sigillature?
Questo è un punto molto importante perchè i sigillanti devono essere periodicamente controllati in quanto la loro rottura accidentale e/o usura, talvolta, crea uno scalino che anziché favorire lo scivolamento dei batteri e dei residui alimentari lo ostacola. I recenti materiali sono migliorati rispetto alle prime formulazioni perchè consentono spessori molto ridotti ed un'usura per così dire controllata che evita lo scheggiarsi del sigillante. Ad ogni modo la durata media di una sigillatura è un anno e mezzo/due anni ed avendo costi limitati è sempre possibile ripeterla quando necessario.

Protesi

Si definisce odontotecnica la parte dell'odontoiatria che si occupa della progettazione e della costruzione delle protesi nel rispetto di quattro fondamentali requisiti quali funzionalità, resistenza, innocuità ed estetica.
La protesi dentale è un manufatto, realizzato dall'odontotecnico abilitato, utilizzato per rimpiazzare la dentatura originaria persa o compromessa per motivi funzionali e/o estetici.
Mai come oggi così naturali
L'utilizzo dei nuovi materiali dentali insieme alla tecnologia CAD-CAM presente in sede, innalzano il livello qualitativo dei nostri dispositivi protesici. L'avvento di questa tecnologia ci consente di realizzare le protesi dentarie con un altissimo livello di precisione, irraggiungibile prima d'ora, non solo per le protesi d'uso più comune, quali corone e ponti, ma anche per dispositivi più complessi quali protesi avvitate, protesi su barra e Toronto bridge.
Cad-cam dentale
La perfezione è più vicina grazie alla tecnologia cad-cam , infatti l'impiego congiunto di sistemi software per la progettazione e la fabbricazione assistita da computer fanno si che le nostre protesi abbiano un altissimo livello in termini di precisione e qualità ad un giusto prezzo.
Per il laboratorio l'Aurodent ha scelto di dotarsi del sistema CAD-CAM top di gamma Zirkonzahn.
Il sistema presente in sede è completo quindi tutte le lavorazioni vengono eseguite internamente, favorendo così tempi rapidi di realizzazione, ed evitando intermediari che farebbero lievitare il costo finale.

Conservativa

E' la disciplina odontoiatrica che ci permette di curare la patologia infettiva più frequente al mondo: la carie dentale.
L'odontoiatria conservativa moderna è basata sul principio di minima invasività, con la rimozione del solo tessuto cariato e la sua sostituzione con un materiale da restauro, che viene legato direttamente al tessuto sano.
I materiali più all'avanguardia, dal punto di vista della composizione e del risultato estetico, per la conservativa sono i compositi dentali; si tratta di una varietà di materiali composti da una matrice resinosa organica, nella quale vengono inglobate nano/micro particelle fatte di vetro-silicato. Il composito è una pasta bianca che viene inserita nel dente dopo la rimozione della carie e la disinfezione della superficie. Questo materiale viene attaccato al dente con particolari tecniche adesive.
La conservativa si divide in due grandi gruppi:

  • conservativa diretta: eseguita dall'odontoiatra modellando il composito direttamente sul dente ed illuminandolo con una speciale lampada per farlo diventare solido.
  • conservativa indiretta: si avvale di dispositivi prodotti dal laboratorio odontotecnico chiamati intarsi, poi inseriti nel dente precedentemente lavorato dall'odontoiatra con sofisticate tecniche di adesione.

La scelta tra le due tecniche è data dalla dimensione della parte di dente da ricostruire.
Nelle carie profonde vi può essere un interessamento della polpa del dente, contenente anche le fibre nervose, e allora si ricorre alla cura canalare detta anche devitalizzazione.
Nel nostro studio eseguiamo la rimozione delle otturazioni in amalgama d'argento, nella cui asportazione applichiamo i più severi protocolli nel rispetto delle persone e dell'ambiente.

Gli studi


Selargius

Via Roma 34 (Dir. San. Dott.ssa Claudia Caria, Albo Odontoiatri n. 00134), sede storica dell'Aurodent, dove al 1° piano si trova lo studio dentistico, e al 2° piano il laboratorio odontotecnico, grazie al quale si garantiscono tempi rapidi e soluzioni protesiche tecnicamente all'avanguardia per ogni occasione clinica. Dal 2014 il laboratorio è dotato del sistema completo di CAD-CAM dentale Zirkonzahn, tecnologia top di gamma per la realizzazione dei più complessi dispositivi protesici.
Questa sede è dotata di servoscala a disposizione dei pazienti diversamente abili.

Sestu

Via Gorizia 13/A (sede convenzionata ASL) (Dir San. Carlo Plumitallo, Albo Odontoiatri n.2769 a conferma dei rigorosi protocolli tecnici, tecnologici e preventivi applicati, ha ottenuto l'accreditamento da parte dell'Assesorato alla Sanità della Regione Sardegna.

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